ANSIA E ATTACCHI DI PANICO
Ansia e paura sono condizioni fisiologiche e psicologiche che accompagnano la vita di ognuno; consentono di adattarci all’ambiente che ci circonda e sopravvivere. La loro funzione è quella d’innescare strategie adattive di cambiamento per ridurre il “pericolo” o la “minaccia”. Divengono patologiche quando sono pervasive e sono evidenziabili una compromissione e uno scadimento nella qualità di vita del paziente.
I sintomi fisici sono palpitazioni cardiache, tremori, sudorazione copiosa, nausea, vertigini, mal di testa, spasmi addominali, formicolii alle estremità, vampate di calore o brividi, dolore al petto, sensazione di soffocamento.
Non sempre sono tutti presenti e talvolta è uno solo di questi a spaventare e preoccupare. E’ spesso presente la paura di morire, di impazzire o di perdere il controllo; in ogni caso la persona colpita utilizza gran parte delle sue risorse nell’evitare situazioni che possono provocare aumento dell’ansia ed è persistente il timore di poter avere una crisi.
Talvolta l’ansia può essere correlata all’uso di sostanze (che ne danno la percezione del controllo), al gioco d’azzardo, spese compulsive o comportamenti rischiosi.
Spesso sono necessari anni per arrivare ad una diagnosi corretta (fonte: LIDAP, lega italiana disturbi attacco di panico) perché è forte la vergogna nel parlarne, il timore di non essere capiti, tanto che spesso questi pazienti accedono ai servizi quando si evidenzia un problema secondario al disturbo d’ansia, come un disturbo di somatizzazione (gastrointestinale, dermatologico, muscolo-scheletrico, ipertensivo, etc.), ipocondria (con timori frequenti di malattia e conseguenti richieste di analisi e visite specialistiche, i cui soli risultati non modificano gli schemi del paziente) depressione (causata dallo scadimento della qualità di vita, dal crollo dell’autostima per l’incapacità di affrontare con successo le proprie paure, dalla compromissione della vita sociale ed affettiva) o spossatezza persistente (con difficoltà di concentrazione, di rilassarsi, di dormire etc.). La farmacoterapia può essere un utile supporto ma non può essere il trattamento unico per questi disturbi, poiché, agendo solo sul sintomo, non elimina le cause che provocano il malessere ed il più delle volte cristallizza la situazione per lunghi periodi di tempo.
La ricerca sperimentale sull’efficacia, l’efficienza e la validità degli interventi di psicoterapia, ha portato alla creazione di protocolli di intervento strutturati, brevi e di comprovata efficacia, che hanno assunto il ruolo di trattamento d’elezione per i disturbi d’ansia, così come attestano recenti documenti diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Tipologia del disturbo e caratteristiche principali
DISTURBO |
CARATTERISTICHE PRINCIPALI |
Attacco di Panico | Insorgenza improvvisa di intensa apprensione paura o terrore, spesso associati con una sensazione di catastrofe imminente.
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Agorafobia | E’ l’ansia o l’evitamento verso luoghi o situazioni dei quali sarebbe difficile (o imbarazzante) allontanarsi o nei quali potrebbe non essere disponibile aiuto in caso di un Attacco di panico o di sintomi tipo panico.
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Fobia | Ansia provocata dall’esposizione a un oggetto o a una situazione temuti, che spesso determina condotte di evitamento.
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Fobia Sociale | Ansia provocata all’esposizione a un oggetto o a una situazione temuti, che spesso determina situazioni di evitamento
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Disturbo
ossessivo compulsivo |
E’ caratterizzato da ossessioni, pensieri intrusivi e ricorrenti che causano ansia o disagio marcati e/o compulsioni (che servono a neutralizzare l’ansia) quali rituali di lavaggio, controlli o altre azioni che la persona non riesce ad evitare e per le quali soffre molto.
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Disturbo
Post-traumatico da stress |
E’ caratterizzato dal rivivere un evento estremamente traumatico accompagnato da sintomi di aumento dell’arousal e da evitamento di stimoli e situazioni associati al trauma.
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Disturbo
d’ansia generalizzato |
E’ definito da almeno 6 mesi di ansia o preoccupazione persistenti ed eccessive.
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